domenica 26 luglio 2009

I serafini di Hagia Sophia


Ad Istanbul, come ho scritto nel post precedente, l'antica basilica di Hagia Sophia, ora museo, è da tempo oggetto di un ampio restauro. Durante i lavori, i ricercatori sono stati in grado di restituire il volto ad uno dei quattro angeli rappresentati sui pennacchi alla base della cupola. Il volto dell'angelo fu dipinto 900 anni fa ed era rimasto coperto per oltre 160 anni.
Gli ultimi a vedere il volto erano stati i fratelli Fossati, architetti svizzeri che avevano restaurato l'edificio nel XIX secolo, per volere del sultano Abdulmescit I. Avevano, i fratelli, anche fatto importanti scoperte sulla decorazione interna della Basilica, riportando alla luce alcuni affreschi e mosaici. Ma il volto dei quattro angeli fu immediatamente ricoperto, probabilmente perchè Hagia Sophia era, oramai, diventata una moschea e, pertanto, tutte le immagini sacre dovevano essere occultate od eliminate dalla sala della preghiera, così come era stato per altri monumenti bizantini dell'antica Costantinopoli trasformati in moschea.
I fratelli Fossati riuscirono a lasciare memoria del loro lavoro: un album di disegni ed acquerelli che è stata molto preziosa per l'Alta Commissione per la tutela di Hagia Sophia.
Pare che ci siano voluti ben dieci giorni di lavoro per riportare alla luce il primo dei quattro volti degli angeli. Sul volto dell'angelo, del resto, erano stati spalmati ben sette strati di stucco e calce. Nonostante questo, la pittura è in ottime condizioni.
Gli angeli che si trovano sui pennacchi della cupola di Hagia Sophia sono serafini a sei ali, spesso ritratti in colore rosso e sono uno dei motivi più frequenti dell'iconografia bizantina.

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