giovedì 13 ottobre 2011

Scoperto l'"avo" della peste

I morti di Peste Nera a Londra
Per la prima volta è stato possibile "leggere" il Dna del terribile batterio responsabile della "Peste Nera", la pandemia di peste che devastò l'Europa tra il 1347 e il 1351, uccidendo 50 milioni di europei. Il Dna dimostra che proprio questa terribile pandemia può essere stata la "madre" di tutte le pestilenze che, ancor oggi, uccidono 2000 persone ogni anno.
La ricerca è dell'Università canadese McMaster e di quella tedesca di Tubinga. I ricercatori, grazie ad una tecnica innovativa, hanno recuperato il Dna del batterio della Peste Nera, lo Yersinia pestis, partendo dalla polpa dei denti di cinque scheletri rinvenuti nel cimitero di East Smithfield, a Londra, in una specie di fossa comune al di sotto della zecca Royal Mint, scavata nel 1348-1349 per seppellire coloro che venivano uccisi dal terribile morbo.
I dati hanno dimostrato che questo ceppo batterico è stato l'antenato di tutte le pestilenze presenti e passate. Questa sorta di "avo" della peste è comparso tra il XII e il XIII secolo. Tutte le pestilenze precedenti (la peste di Giustiniano, per esempio, che devastò l'impero bizantino nel VI secolo provocando quasi 100 milioni di morti) sarebbero state, quindi, causate da altri batteri.

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