lunedì 24 settembre 2012

Continue sorprese a Monasterace

Il mosaico con il drago di Monasterace
Il mosaico di Kaulon sta svelando le sue meraviglie. Il mosaico raffigura, in 25 metri quadrati, un drago, inserito in un contesto naturalistico di rara bellezza: un edificio di età ellenistica della fine del IV secolo, trasformato in un centro termale.
"Io e i miei studenti - ha raccontato l'archeologo Francesco Cuteri, che ha fatto la strabiliante scoperta. - ci aspettavamo di trovare un pavimento consono all'uso termale dell'edificio dove abbiamo lavorato. Ma togliendo il materiale derivante dal crollo monumentale, dovuto ad un cedimento strutturale, probabilmente un sisma, abbiamo scoperto con stupore e meraviglia un pavimento a mosaico fatto da grosse tessere". Il professore ha ripulito ulteriormente il mosaico ed è comparso un tappeto circolare, seguito da oltre 20 metri quadrati di mosaico creato con pannelli rettangolari, raffigurante un drago dalle incredibili sfumature cromatiche. Il mosaico era ricoperto di una patina calcarea molto spessa, dovrà essere attentamente studiato.
Gli scavi di Monasterace
"Dal tappeto circolare - Ha spiegato il dottor Cuteri. - partono nove riquadri quadrati più tre rettangolari con decori floreali. E' straordinario l'uso del cromatismo, i materiali, le ceramiche, le pietre colorate." Il mosaico del IV secolo a.C. è il più imponente del suo genere di tuttala Magna Grecia. Il drago sembra essere il gemello di quello, più famoso, trovato a poca distanza e noto come il drago di Kaulonia, solo che è più piccolo e dominato da sfumature del blu.
"Il drago ha un valore apotropaico - Ha detto il dottor Cuteri. - perché scaccia il male. Dovremo analizzare bene i vari significati filosofici, anche perché è stato trovato alle terme e nessun luogo termale nasceva unicamente come posto di benessere: aveva sempre una valenza di luogo dove confrontarsi, dove discutere". Nell'edificio, infatti, prima del mosaico erano stati trovati, nel corso degli scavi, una lunga piscina per acqua riscaldata e una lunga panca intorno ai muri. Il dottor Scuteri avanza l'ipotesi che vi sia un collegamento siciliano con Kaulonia, all'epoca sotto il controllo di Siracusa.

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