sabato 21 dicembre 2013

Restauri italiani per il Museo di Alessandria d'Egitto

L'Italia ha deciso di finanziare il restauro del Museo greco-romano di Alessandria d'Egitto, che potrà, pertanto, riaprire i battenti dopo un lungo periodo di stasi. Il Museo, infatti, è stato chiuso per cinque anni.
Il Museo greco-romano di Alessandria d'Egitto contiene la più vasta raccolta al mondo di arte greco-romana. La sua riapertura è prevista entro 18 mesi. La raccolta è ospitata in un edificio del XIX secolo. Recentemente Mohamed Ibrahim, responsabile delle antichità egiziane, ha firmato un accordo con l'ambasciatore d'Italia in Egitto, Maurizio Massari, per riprendere i lavori di restauro del museo. L'istituzione, infatti, vanta una lunga storia di mecenatismo italiano, dal momento che il suo primo direttore fu Giuseppe Botti, così come italiani furono gli amministratori successivi fino al 1952, data della rivoluzione egiziana.
Il Museo venne fondato nel 1892 dai membri di una piccola associazione nota come Athenaeum (ora Società Archeologica di Alessandria), preoccupati dal flusso di reperti nelle collezioni private. I reperti vennero trasferiti nella sede attuale nel 1895 e vennero nel contempo aperte le prime dieci gallerie. Da allora il Museo ha incrementato la sua collezione ed oggi comprende 27 gallerie ed un'area espositiva allestita nel giardino, dedicata agli oggetti risalenti al periodo che dal IV secolo a.C. al III secolo d.C.

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