sabato 11 gennaio 2014

Le sorprese del castello di Zucco

Resti del castello medioevale di Zucco (Foto: mondimedievali.net)
Nel castello medioevale di Zucco, a Faedis (Udine), gli archeologi hanno rinvenuto una serie di reperti risalenti ad un periodo compreso tra il 1400 e il 1500. Si tratta di circa 30.000 pezzi che comprendono oggetti utilizzati in ambito cavalleresco, artigianale e domestico, ornamenti personali e oggetti di uso quotidiano.
Sono emersi, dagli scavi, vasetti in miniatura, monete, elementi di armatura, sonagli in bronzo, ganci per vesti, fibbie, spille, ditali, lame di coltello, punte di freccia, frammenti di bicchieri, bottiglie e coppe in vetro e numerosi resti di vasellame. Gli scavi sono stati condotti dalla Cattedra di Archeologia Mediovale, sotto la direzione di Simonetta Minguzzi. Gli scavi hanno preso in esame prevalentemente un'area che anticamente era stata utilizzata con funzioni difensive e successivamente era divenuta una sorta di discarica.
Il castello di Zucco, che si trova su un promontorio lungo la valle del torrente Grivò, è un esempio di occupazione feudale del territorio in epoca medioevale. I suoi ruderi sono imponenti e ricordano le diverse fasi costruttive a cui andò incontro la fortezza nel corso di tre secoli. La fondazione è stata fissata, pur se tra diverse perplessità, al 1248. La frequentazione del castello è stata attestata fino al 1600.
Le fonti affermano che il 13 novembre 1248 il patriarca Bertoldo concesse ad Adalpretto di Cucagna il permesso di erigere un castello sul colle Rodingerius, sopra Faedis. Il nuovo castello, chiamato di Zucco da zuc, "colle", sottolineava la ricchezza e l'importanza della famiglia Cucagna. In un momento successivo il maniero venne ceduto ad un ramo collaterale di questa famiglia che finì per prendere nome dal castello stesso. 

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