mercoledì 15 gennaio 2014

Londra: i Romani e la decapitazione

Colonna Traiana, soldati Romani mostrano le teste mozzate di guerrieri traci (Foto: Mary Harrsh)
Una serie di teschi ritrovati nel cuore di Londra, fanno pensare ad un raccapricciante uso degli antichi Romani: quello di collezionare teste di nemici o gladiatori giustiziati nel vicino anfiteatro. Le teste erano esposte all'aperto per diverso tempo, tant'è vero che uno dei teschi rinvenuti reca tracce dei denti di canidi.
La decapitazione era uno dei modi per giustiziare i gladiatori, ma non tutti coloro che morirono nell'anfiteatro londinese erano gladiatori. Talvolta erano criminali comuni. Altri teschi potrebbero appartenere a soldati nemici uccisi durante schermaglie nei pressi del vallo di Adriano.
I teschi riportati alla luce finora sono circa 39. I test ai quali sono stati sottoposti hanno rivelato che si tratta di teschi appartenenti a maschi adulti, alcuni dei quali non hanno potuto essere identificati a causa delle numerose cicatrici presenti dovute all'intervento di animali ma anche alle ferite inferte. Molti teschi presentano ferite rimarginate, come ossa della guancia frantumate, tipiche di un violento pugno in pieno viso. Su alcuni le tracce di una decapitazione sono ben leggibili.
Le analisi hanno rivelato che i teschi sono stati lasciati per anni a decomporsi in pozzi aperti. In molti bassorilievi compaiono soldati Romani che mostrano le teste dei barbari conquistati all'imperatore in segno del trionfo conquistato. Teste di soldati nemici compaiono anche sulle pietre tombali di ufficiali di cavalleria sepolti in Gran Bretagna e altrove. I teschi scoperti a Londra, depositati per vari decenni nello stesso luogo, sono una scoperta senza precedenti nella capitale inglese.
Centinaia di crani sono stati ritrovati, nel secolo scorso, fuori dalla stazione di Liverpool Street. Sono stati interpretati sia come dei resti portati via dall'acqua da cimiteri romani oppure come resti delle vittime della rivoluzione della regina Boudicca.

2 commenti:

Lapenna Daniele ha detto...

Non ricordo di averlo mai studiato a scuola... però ricordo che il gladiatore che perdeva il duello veniva dato in pasto ai leoni (?)

Em Hotep ha detto...

Per quel che so, i gladiatori venivano solitamente risparmiati, se le ferite potevano essere curate. Si trattava veramente di un capitale umano in cui molti investivano soldi. Per questo era meglio "recuperare" il ferito che ucciderlo. La decapitazione era solitamente riservata ai cittadini romani, per cui, mi vien da pensare, forse qualcuno che godeva della cittadinanza romana e che era in particolari necessità monetarie, poteva essersi macchiato di crimini tali da richiedere la decapitazione. Oppure poteva essersi arruolato come gladiatore per risolvere questioni finanziarie ed essere finito giustiziato per chissà quali motivi...

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