domenica 29 marzo 2015

Latrine e ... vecchi parassiti

Una scaletta che permetteva di entrare nel
quartiere cristiano di Gerusalemme 500
anni fa (Foto: Christa Clamer)
Lo scavo in una latrina di circa 500 anni fa a Gerusalemme, ha rivelato la presenza di migliaia di uova di parassiti umani, tra i quali alcuni si pensa provenissero dal nord Europa.
Probabilmente le persone che hanno utilizzato la latrina erano dei pellegrini provenienti dall'Europa del nord dove questi parassiti erano comuni. Inizialmente i ricercatori hanno individuato la latrina nel quartiere cristiano di Gerusalemme nel 1996. La latrina aveva pareti in pietra, un tetto a volta, un piano terra e due scivoli di ingresso su fronti opposti, nel caso in cui la latrina dovesse essere utilizzata da due persone alla volta.
Un frammento di carbone trovano nella fogna ha aiutato i ricercatori a datare la latrina alla fine del 1400, inizi del 1500, quando la città di Gerusalemme era sotto la giurisdizione del viceré di Damasco. Per studiare a fondo questa particolare storia della città, i ricercatori hanno dovuto setacciare i sedimenti all'interno della latrina, trovando 12 coproliti (feci fossili) leggermente mineralizzate. Con l'ausilio di microfiltri hanno cercato delle uova di parassiti all'interno dei coproliti.
Sono state individuate, in questo modo, sei specie di parassiti intestinali. Quattro erano vermi intestinali (ascaridi, tricocefali, tenie del manzo e del maiale e tenie del pesce), mentre due erano parassiti unicellulari che sono causa della dissenteria. I parassiti più comuni erano presenti in tutti e 13 i campioni di coproliti. Due dei parassiti, la tenia del pesce e il parassita che provoca la dissenteria, erano, al tempo, comuni nel nord Europa ma estremamente rari in Medio Oriente. I popoli del nord Europa tendono, infatti, a mangiare pesce crudo, affumicato o in salamoia. Nessuno di queste preparazioni consente di eliminare i parassiti intestinali. Testi arabi, inoltre, affermano che le persone che abitavano le città interne della Siria mangiavano raramente pesce e quando lo facevano avevano l'abitudine di cucinarlo e, in questo modo, i parassiti venivano eliminati.
Uova di tenia trovate nei coproliti
della latrina di Gerusalemme
(Foto: Hui-Yan Yeh)
All'interno della latrina, i ricercatori hanno trovato anche pezzi di ceramica italiana, il che contribuisce a rafforzare l'idea che vi era un nutrito scambio di popolazione tra l'Europa e Gerusalemme, alla fine del '400. E' anche probabile che la latrina si trovasse nei pressi di un caseggiato di proprietà di alcuni commercianti di Gerusalemme, che devono essere stati "contagiati" dal parassita durante i loro viaggi o durante il soggiorno in qualche ostello che ospitava anche pellegrini provenienti dall'Europa.
Testi medici dell'epoca, inoltre, confermano che non ci si rendeva conto che i vermi intestinali siano degli organismi viventi. Le malattie erano attribuite allo squilibrio dei quattro umori corporali: il sangue, la bile gialla, la bile nera e la flemma.

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