mercoledì 19 agosto 2015

Eccidi...neolitici

Fratture su una tibia (Foto: PNAS University of Basel)
I conflitti, nell'Europa del Neolitico, è stato scoperto che sono stati più violenti di quanto si fosse pensato finora. E' questo che emerge da una recente analisi antropologica nella fossa comune di Schoneck-Kilianstadten, risalente a 7000 anni fa.
Le sepolture risalgono al periodo in cui i primi europei hanno iniziato a divenire stanziali e costruire fattorie. Erano le tensioni sociali a scatenare delle vere e proprie guerre. Il sito di Schoneck-Kilianstadten è stato scoperto nel 2006 e l'analisi ha dimostrato che gli aggressori usarono una violenza senza precedenti nei confronti delle loro vittime. Gli scheletri appartengono ad almeno 26 individui, per lo più maschi, ma sono presenti anche scheletri di bambini, tutti presentano lesioni piuttosto gravi.
Le lesioni sono di vari tipi, comprese quelle causate da frecce che, in alcuni casi, hanno portato anche gravi danni alla testa ed al volto delle vittime prima e dopo la morte. Inoltre è stato appurato che chi ha attaccato la comunità di Schoneck-Kilianstadten ha rotto sistematicamente le gambe alle loro vittime. Alcuni scheletri recano tracce anche di tortura e mutilazioni intenzionali. Sono stati trovati solo pochi resti appartenenti a donne, il che fa pensare che queste ultime siano state rapite.
I ricercatori presuppongono che eccidi come questi non fossero fatti isolati, ma rappresentassero eventi frequenti nell'Europa del primo Neolitico. L'obiettivo di queste stragi poteva essere l'annientamento di intere comunità.

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