domenica 21 febbraio 2016

La tomba della principessa celtica

Una spilla del corredo funerario della nobildonna
celtica (Foto: Consiglio Regionale di Stoccarda)
Una sepoltura, scoperta nel 2009, ha fornito una serie di preziose informazioni su chi vi era sepolto, una nobildonna celtica. La sepoltura si trova sulla riva del Danubio, nei pressi di Heuneburg, nel sud della Germania. Si tratta della più antica e ricca tomba celtica finora tornata alla luce. E' venuta alla luce non lontano dal sepolcro, scavato nel 2005 e risalente allo stesso periodo, di una ragazza il cui corpo era adornato di gioielli preziosi quasi identici a quelli trovati sepolti con la nobildonna celtica. In particolare due spille e due orecchini sono decorati allo stesso modo, al punto che gli archeologi ritengono vi sia stato un legame, in vita, tra le due donne. Si aspettano gli esami del Dna.
La sepoltura è molto ben conservata, la sua camera sepolcrale è in legno, il pavimento di quercia è stato trovato conservato a tal punto che è stato possibile, grazie a questo, datare tutto il complesso. Le querce utilizzate per costruirlo vennero abbattute 2620 anni fa, pertanto la donna a cui apparteneva la tomba morì nel 609 a.C..
Fortunatamente la tomba non è mai stata saccheggiata, così che tutti i tesori con i quali la donna venne sepolta sono stati recuperati. Nel 2010 un'enorme gru prelevò letteralmente la tomba, di 80 tonnellate di peso, e la trasportò in un laboratorio a Stoccarda, dove gli archeologi avrebbero potuto esaminarla, studiarla e restaurarla. La donna, nel suo ultimo viaggio, era accompagnata da gioielli di ambra, oro e bronzo.
Ma c'era ancora una sorpresa, nella già sorprendente sepoltura: i resti di un bambino non identificato. Probabilmente si trattava di un bambino che aveva un qualche legame con la nobildonna con la quale era sepolto. Forse quest'ultima era sua madre. Forse sono morti nello stesso momento a causa di un incidente o di una malattia. Dalla tomba sono stati asportati anche frammenti di stoffa, cibo e altre sostanze organiche.
Il recupero della sepoltura della nobildonna celtica
(Foto: Consiglio Regionale di Stoccarda)
Purtroppo non sono rimaste fonti scritte, cronache o diari, sulla storia dei Celti nel periodo al quale appartiene la sepoltura. Gli archeologi hanno meticolosamente analizzato la tomba ed i resti umani che essa conteneva. Tra questi e le suppellettili preziose sono stati individuati resti di animali e vegetali, la cui analisi può fornire indicazioni preziose sui rituali di sepoltura. I Celti, infatti, utilizzavano le piante che avevano a disposizione nel luogo dove si trovavano.
Gli archeologi hanno stabilito che la donna sepolta nella ricca tomba aveva, al momento della morte, intorno ai 30-40 anni di età. Le collane d'oro e perle ed i gioielli di ambra hanno contribuito ad arricchire le conoscenze sull'arte dei Celti nel VII secolo a.C.. Laser e scanner, utilizzati nell'esame della tomba e del suo contenuto, hanno permesso di ricostruire la tomba così com'era quando venne terminata.
Si crede comunemente che patria dei Celti sia l'Europa Occidentale - Galles, Scozia, Irlanda, Bretagna, Francia - ma le scoperte fatte di recente nei pressi del Danubio suggeriscono che anche l'Europa Centrale era un'area di diffusione e di cultura celtica molto importante.

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