lunedì 26 dicembre 2016

Saturnus, divinità dell'Età dell'Oro

Saturno con il falcetto (Foto: adianoiacentini.it)
Saturnus trae il suo nome dalla radice indoeuropea *sat, da cui derivano, in latino, satis e satur, che indicano la pienezza  e la soddisfazione, l'abbondanza dei campi coltivati grazie alle tecniche insegnate dal dio agli uomini, tra le quali l'utilizzo del concime. Macrobio, sottolineando l'assimilazione tra Saturnus e Kronos e l'evirazione di quest'ultimo da parte del figlio, lo mette in rapporto con il termine greco che significa "membro virile". Gli antichi, però, preferivano collegarlo a sates, che alludeva al seminato, da cui trae origine la rappresentazione di Saturnus armato di falcetto.
Saturnus era considerato affine a Dis Pater, "il ricco Padre", identificato con Pluto, il signore degli Inferi, il cui nome significa "ricchezza". Gli Aborigeni li consideravano dei simili e ad entrambi avevano costruito, l'una vicino all'altra, due are.
Rhea consegna a Kronos una pietra avvolta nelle fasce, Musei
Capitolini di Roma (Foto: bifrost.it)
Gli autori romani sostengono che il culto di Saturnus venne immesso nel pantheon romano da Tito Tazio, ma si pensa che il culto fosse ancora più antico, antecedente addirittura alla nascita di Roma. I ricercatori collegano l'apparizione di Saturnus nel pantheon romano con la discesa di popolazioni dalle regioni dell'Umbria o del reatino, popolazioni che gli storici romani chiamano Siculi. Questa "discesa" può essere datata alla fase del Bronzo recente, tra il 1300 e il 1200 a.C.. Vi è chi ha collegato il nome stesso dei Siculi alla sikala, il falcetto che, in numerose iconografie, accompagna Saturnus.
Come dio della ricchezza da intendersi non solo dal punto di vista agricolo (presso il tempio di Saturnus, nel Foro, aveva sede l'aerarium dello Stato), Saturnus aveva come paredra Ops, l'abbondanza, dea arcaica i cui rituali venivano celebrati nella Regia, quale divinità propria dei re.
Il dio, detronizzato dal figlio Juppiter, si nascose nel Lazio, dove venne accolto da Janus che, all'epoca, governava quelle terre dal Gianicolo. Janus donò a Saturnus il colle capitolino dove quest'ultimo costruì la Prima Roma che da lui mutuò il nome di Saturnia. Nel mito Saturnus è il dio portatore di civiltà per eccellenza, colui che insegnò agli abitanti dell'epoca la prima coltivazione della terra, colui che inaugurò l'Età dell'Oro.
Janus è "al di fuori" della storia, il dio che dà inizio al processo che porterà alla Roma storica e che assiste, immutabile e imperturbabile, agli avvenimenti; Saturnus è all'inizio della storia mitica di Roma, costituisce il principio della civiltà perché insegna agli uomini l'agricoltura.

Fonte:
liberamente tratto da: "Il Tempo di Roma", di P. Galiano e M. Vigna

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