sabato 11 marzo 2017

Cina, trovati resti di una sconosciuta specie umana?

I frammenti di teschi recuperati in Cinta (Foto: Wu Xiujie)
In Cina alcuni scienziati hanno scoperto due teschi, conservati parzialmente, che potrebbero appartenere ad una non meglio specificata e conosciuta specie umana. I teschi risalgono uno a 105.000 anni fa, l'altro a 125.000 anni fa e recano, mescolati, tratti caratteristici di altre specie umane conosciute, tra i quali i tratti dei Neanderthaliani. I reperti sono stati rinvenuti durante gli scavi a Lingjing, nella provincia dello Henan, tra il 2007 e il 2014. Al momento non si hanno elementi certi per "identificare" i due teschi, classificati semplicemente come "Homo arcaico".
I ricercatori dell'Accademia Cinese delle Scienze di Pechino e quelli della Washington University di St. Louis hanno descritto i due reperti come dei veri e propri mosaici. I crani possono fornire notizie utilissime sull'evoluzione morfologica umana nell'Eurasia orientale. Alcune caratteristiche sono molto antiche e simili a quelle degli antichi umani euroasiatici orientali; altre caratteristiche sembrano essere molto simili agli umani contemporanei, altre ancora ai neanderthaliani. Quest'analisi suggerisce l'esistenza di interconnessioni tra le popolazioni di tutta l'Eurasia durante il Pleistocene.
La scatola cranica piuttosto grande di questi due antichi esseri umani esclude che si tratti di Homo erectus ed altre specie note di ominidi. Xiujie Wu, uno dei ricercatori dell'Accademia delle Scienze Cinese, Istituto di Paleontologia dei vertebrati, sostiene che i resti fossili possano appartenere ad una specie umana sconosciuta, una nuova specie molto antica, che sopravvisse nell'Asia orientale fino a 100.000 anni fa.
Alcuni scienziati hanno avanzato l'ipotesi che possa trattarsi di un ramo dei Denisoviani, un gruppo umano conosciuto solo attraverso l'analisi del Dna di pochissimi resti: un dente e le ossa di un dito ritrovati nella Grotta di Denisova, in Siberia. L'esistenza dei Denisoviani, in effetti, è provata solo dal Dna prelevato da questi due reperti. I Denisoviani condividono elementi genetici sia con gli esseri umani moderni che con i Neanderthal, un'evidenza che ha spinto gli scienziati a credere che, a un certo punto della storia, siano coesistiti con gli esseri umani moderni.
Ora l'attenzione dei ricercatori è focalizzata sull'estrazione del Dna dai due teschi scoperti in Cina, anche se il Dna non può fornire informazioni circa la morfologia cranica di questi antichi uomini. Purtroppo, inoltre, su questi antichi teschi non sono stati trovati denti per cui non possono farsi dei raffronti con i denti recuperati nella Grotta di Denisova. Tuttavia l'estrazione e lo studio del Dna possono fornire risposte alla domanda se questi teschi appartengono o meno ad una sconosciuta specie umana.

Fonte:
ancient-origins.net

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